Parte VI: Ājñā: Il Chakra del Terzo Occhio

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Silhouette of a meditating figure against a soft blue background, adorned with a mystical chakra symbol in pastel hues.

Questa è la sesta tappa della nostra serie di sette chakra. Ājñā, il terzo chakra dell'occhio, è la sede dell'intuizione e della visione interiore, dove la saggezza guida la percezione.

Situato tra le sopracciglia, Ājñā è il centro dell'intuizione, della coscienza superiore e dell'intuizione spirituale.

Significato e simbolismo

Ājñā si traduce con "comando" o "percezione", a indicare il suo ruolo di guida dei pensieri, delle visioni e della conoscenza più profonda. È anche il punto in cui i canali lunare(ida) e solare(piṅgalā) si fondono in sushumṇā, il canale centrale attraverso cui sale l'energia kundalini.

Elemento e fisico Connection

Ājñā non è collegato a un elemento classico, ma alla luce e alla consapevolezza. Fisicamente corrisponde al cervello, alla ghiandola pituitaria e al sistema nervoso.

Segni di equilibrio

  • Chiarezza di visione e intuizione
  • Presence
  • Capacità di percepire oltre i sensi fisici

Segni di squilibrio

  • L'iperattività può portare a un eccesso di pensieri, all'attaccamento alla fantasia o alla sopraffazione.
  • La sottoattività può manifestarsi con confusione, mancanza di direzione o di fiducia in se stessi, o disconnessione dall'intuizione.

Pratiche per equilibrare il Chakra del Terzo Occhio

  • Impegnarsi in pratiche di meditazione e visualizzazione
  • Annotare i sogni e le intuizioni
  • Esplorare asana che favoriscono il radicamento e l'allineamento della colonna vertebrale, come Siddhasana (posizione del compimento) o Ardha Matsyendrāsana (posizione del Mezzo Signore dei Pesci)
  • Praticare prāṇāyāma come Nāḍī Śodhana per bilanciare gli emisferi del cervello.
  • Cantare il mantra "Aum"

Meditazione sul respiro

Riflessione conclusiva

Coltivare l'Ājñā affina l'intuizione, incoraggiandoci a fidarci della saggezza che emerge quando ci guardiamo dentro.

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Riflettori puntati sui collaboratori:

Harpinder Kaur Mann, RYT-500 (lei/lui), è un'insegnante di yoga informata sui traumi, educatrice alla mindfulness e autrice di Liberating Yoga: From Appropriation to Healing. Radicata nel suo lignaggio sikh del Punjab, in India, e residente a Los Angeles, ha oltre dieci anni di esperienza nell'insegnamento dello yoga come pratica di guarigione, liberazione e connection. Harpinder è la cofondatrice del Womxn of Color Summit e una delle principali sostenitrici della decolonizzazione dello yoga, della promozione dell'accessibilità e del rispetto delle origini dello yoga. Per saperne di più: www.harpindermann.com.


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